Kickboxing: storia, discipline e tecniche – guida completa
Il kickboxing nasce in Giappone ma ha radici che affondano anche nell’Antica Grecia e in India. Oggi è uno degli sport da combattimento più praticati al mondo, grazie alle sue numerose varianti tecniche e competitive.
La storia del kickboxing
La versione moderna del kickboxing inizia negli anni ’50 con il karateka giapponese Tatsuo Yamada, che tentò di combinare Karate e Muay Thai. I primi match ufficiali arrivarono alla fine degli anni ’60. Negli anni ’70 e ’80 il kickboxing si diffuse negli Stati Uniti, dando vita al Full Contact Karate, e successivamente in tutta Europa. Secondo la FederKombat, in Italia è più diffusa la variante statunitense.
Le discipline del kickboxing
Discipline sul tatami (contatto leggero)
- Point Fighting: il combattimento si interrompe dopo ogni colpo valido.
- Light Contact: scambio continuo di tecniche valutate dai giudici.
- Kick Light: simile al Light Contact ma con possibilità di colpire le cosce.
- Forme Musicali: performance coreografica con tecniche marziali a ritmo di musica.
Discipline sul ring (contatto pieno)
- Full Contact: colpi a contatto pieno sopra la cintura.
- Low Kick: permette colpi all’interno ed esterno coscia.
- K-1 Rules: include ginocchiate, colpi rotanti e presa alla nuca.
Le tecniche del kickboxing
Tecniche di pugno
- Diretto: braccio disteso verso volto o busto.
- Gancio: colpo laterale con rotazione della spalla.
- Montante: traiettoria dal basso verso l’alto, verso il mento o busto.
Tecniche di calcio
- Frontale: colpo diretto al petto.
- Laterale: esecuzione laterale del calcio frontale.
- Circolare: rotazione del corpo e colpo con la tibia.
- Girato: rotazione completa di 360°.
- Incrociato: colpo laterale verso il volto.
- Ad ascia: utile per aprire la guardia dell’avversario.
- Ad uncino: colpo di rientro con leggera rotazione.
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